Giovedì 18 dicembre ore 18,00 presso la Fabbrica del Vapore, nell’edificio retrostante la Cattedrale, si terrà la presentazione dei lavori di Alaa Abu Asad e Ramal Kazimov realizzati durante il Global Art Programme Waiting For Expo 2015 promosso da Artegiovane Milano, con il patrocinio di Expo Milano 2015 Nutrire il Pianeta, Energie per la vita, in collaborazione con FARE, Open Care e con il contributo di Regione Lombardia, Comune di Milano e Fondazione Cariplo.
Ramal Kazimov (1987), selezionato da Yarat Contemporary Art Space di Baku, è un giovane artista azero che vive e lavora tra Baku e Ganja. Laureato nel 2008 all’Azerbaijani State Academy of Arts, attraverso la pittura figurativa, Ramal esplora il corpo umano e le sue espressioni emotive, spesso oscure, violente e radicali, a volte grottesche, che rimandano alle pratiche espressioniste. Le sue figure sono rappresentative di una ritrattistica sperimentale dipinta al limite tra la figurazione e l’astrazione, mediante la quale l’artista mette in scena l’immaginario della cultura azera. Le sue composizioni diventano così un diario visivo dell’esperienza umana osservata con un punto di vista che ne coglie gli spetti più curiosi. On edge, opera realizzata durante il programma di residenza, si lega a questa visione artistica.
Alaa Abu Asad (1989), l’artista selezionato da Al Ma’mal Foundation di Gerusalemme, vive e lavora a Gerusalemme, Palestina. This makes no sense, think of yourself, opera video e booklet esiti del programma di residenza, supportato nelle fasi di ricerca teorica e di curatela da Giusy Checola, risponde ai temi di Expo attraverso una riflessione sui modelli piramidali di produzione, pubblicità, distribuzione e consumo e sull’attuale trasformazione dei loro meccanismi persuasivi.
Le complesse dinamiche relazionali che intercorrono tra il produttore e il consumatore nell’industria del cibo e della salute vengono ricontestualizzate negli spazi della relazione tra artista e visitatore, che nel lavoro di Alaa corrispondono alle connessioni esistenti tra l’idealizzazione del corpo, il mercato internazionale alimentare e le strategie geopolitiche. Come individuo, parte della società contemporanea globalizzata, generatrice consapevole o inconsapevole dei meccanismi che producono tali dinamiche, Alaa tenta di dirigere la percezione, lo sguardo e l’immaginario del pubblico nei confronti del suo lavoro, utilizzando la stessa struttura paradigmatica e piramidale, invertendone il senso ma non l’obiettivo.
GAP è un programma internazionale di scambio culturale tra l’Italia e altri paesi partecipanti all’Expo Milano 2015, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Iniziato nel 2010, il programma offre ad artisti italiani e stranieri l’opportunità di compiere un’esperienza di residenza di due mesi in un paese ospitante allo scopo di realizzare un’opera sui temi inerenti l’Expo (salute e nutrizione adeguata, ambiente ed energia sostenibile, geo-architettura). Ogni anno gli artisti stranieri selezionati soggiornano a Milano nella residenza Open Care, gestita da FARE, mentre gli italiani svolgono il loro periodo di residenza nei paesi stranieri che di volta in volta sono individuati come partner annuali del progetto.
Il programma, che proseguirà sino al 2015, si concluderà con la mostra di tutte le opere prodotte dagli artisti partecipanti, all’interno della programmazione culturale di Expo Milano 2015.