“Arte invisibile. Collezioni e territorio: una nuova mappa per Milano” è un progetto di ricerca volto a identificare pratiche, esigenze e modelli per facilitare la fruizione pubblica delle collezioni private e la presenza dell’arte contemporanea nel tessuto urbano.
La ricerca si è articolata lungo due direttrici: da una parte la ricognizione critica delle collezioni e della loro localizzazione ha condotto all’identificazione delle aree in cui la presenza dinamica dell’arte contemporanea in spazi aperti, edifici pubblici e dimore storiche può esercitare un forte impatto sul senso di appartenenza della comunità residente e sul grado di socializzazione, confronto e scambio.
Dall’altra ha messo a fuoco i complessi profili giuridico-istituzionali del collezionismo privato, attraverso una ricerca volta a evidenziare le esigenze percepite in materia di rapporto tra pubblico e privato, e parallelamente a individuare, attraverso un confronto con le normative straniere, modelli di incentivi e benefici volti a sostenere la fruizione pubblica delle raccolte stesse. Questo percorso apre ulteriori prospettive di indagine sulla ricaduta positiva che la condivisione delle raccolte private può esercitare sulle comunità e sul tessuto urbano e sul grado di socializzazione, confronto e scambio che queste possono generare.
Il progetto è stato costruito e realizzato da Tools for Culture, FARE e Università di Milano-Bicocca, con la collaborazione di Open Care-Servizi per l’Arte e il sostegno di Fondazione CARIPLO.
Presentato : Martedì 28 Febbraio 2017, ore 18:00, Open Care-Servizi per l’Arte | Sala Carroponte Via G.B. Piranesi, 10 – Milano