GLOBAL ART PROGRAMME WAITING FOR EXPO 2015 Julie Vacher e Pep Vidal
Global Art Programme, Waiting for Expo 2015 è promosso da Artegiovane con il patrocinio di Expo 2015, il contributo di Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano, Fondazione Cariplo, Comune di Milano e in collaborazione con Open Care e Frigoriferi Milanesi. GAP, partito nel 2010, è un appuntamento annuale con l’obiettivo di creare un’occasione di scambi culturali di giovani artisti tra l’Italia e altri paesi partecipanti a Milano Expo 2015, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Gli artisti, italiani e stranieri, sono selezionati per prendere parte al programma internazionale di scambi di residenze durante le quali producono opere che indagano i temi di salute, nutrizione adeguata, ambiente e geo-architettura. Il programma è nato dal desiderio di cogliere l’effetto artistico che scaturisce dell’esperienza di scambio di residenza e dello scambio culturale. Coprendo differenti aree geografiche ogni anno un gruppo di artisti italiani ha l’opportunità di sviluppare un’opera all’estero, mentre un gruppo di artisti stranieri trascorre un periodo di ricerca e produzione in Italia. Quest’anno il programma, curato da Veronica Valentini, si è svolto in collaborazione con Francia e Spagna. I partner con i quali si è scelto di dialogare nei rispettivi Paesi sono BAR Project e Fabra i Coats a Barcellona e Art3 a Valence e Moly-Sabata a Sablons (Lione).
Artisti coinvolti:
PEP VIDAL
Tema EXPO 2015: nutrire il Pianeta
La ricerca scientifica e artistica di Pep Vidal è volta all’esplorazione di sistemi complessi e sensibili di ricerca che integrano l’esperienza personale e i calcoli infinitesimali che si producono costantemente e ovunque in maniera caotica e infinita. In una catena alimentare industriale, i sistemi sono interamente controllati dagli esseri umani. Al supermercato tutte le verdure hanno lo stesso colore, la stessa forma, lo stesso gusto. Vengono raccolte ancora molto giovani e di piccole dimensioni e coltivate altrove con sistemi sempre più complessi. Insomma, stiamo costantemente intervenendo nel processo di coltivazione. Cosa accadrebbe se si lasciasse che il processo naturale si sviluppasse in modo spontaneo? Questa domanda racchiude l’idea dell’artista. Il progetto, dal titolo Un pedazo de tierra, è una piccola porzione di terreno situata al centro di un campo coltivato a farro, lasciata crescere in modo naturale. Questo contrasto tra ciò che si sviluppa spontaneamente e ciò che viene costantemente controllato, proseguirà fino al 2015. http://ilgiardinoinfinitesimale.tumblr.com/
JULIE VACHER
Tema Expo 2015: salute
L’artista Julie Vacher s’interroga sul ruolo della salute e del benessere nella nostra società e su come siano cambiati i “rituali” di consumo dei medicinali. In seguito all’industrializzazione farmaceutica è aumentato sensibilmente il culto del corpo e della giovinezza.
Un albero chiamato Gingko Biloba è il punto nodale della sua ricerca. Da Oriente a Occidente, il ginko biloba appartiene alla storia della medicina. Le sue foglie sono usate per produrre un complemento nutritivo che aumenta le capacità cerebrali: la memoria e la concentrazione. Attraverso due video di « fiction speculativa » l’artista ritrae da una parte la famiglia Zambon, una delle più famose case farmaceutiche d’Europa, e dall’altra un esperto biologo che ha lavorato presso l’Orto Botanico di Brera, (dove sono presenti due esemplari di ginko biloba portati direttamente dalla Cina nel 1775), che ci introduce alla bellezza e al valore simbolico dell’albero. http://luvadizeusi.tumblr.com/