In linea con il suo programma di scambi di residenza, FARE ha attivato una collaborazione con il Maraya Art Center di Sharjah (UAE) che ha visto l’italiana Eva Frapiccini impegnata nella presentazione del suo progetto Dream’s Time Capsule in Sharjah e Dubai lo scorso marzo. Ora approda a Milano l’artista e musicista emiratino Jumairy che, sotto la direzione del team curatoriale Francesco Urbano Ragazzi, lavorerà a un progetto inedito presso i Frigoriferi Milanesi dall’ 1 al 25 Settembre 2016.
Nato a Dubai nel 1992, Jumairy sviluppa il proprio percorso di ricerca connettendo i suoi studi di psicologia e marketing (Middlesex University) a un’intensa sperimentazione sul suono. La combinazione produce una serie di esperienze sensoriali, tracce più che opere conchiuse, che dallo spazio fisico si diffondono su internet. L’artista colora il proprio immaginario di una psichedelia dark che si esprime attraverso performance, esperimenti scientifici e misteriosi gesti rituali compiuti tra palco, proiezioni e schermo dello smartphone. Lo stesso si può dire del suo approccio alla produzione musicale, in cui l’Arabic electro-pop si intreccia con sonorità à la Marilyn Manson.
Ma Jumairy non è solo un teen idol che parla alla nuova generazione di giovani emiratini. Molti suoi lavori nascono infatti per elaborare traumi allo stesso tempo personali e collettivi. Proprio quest’anno ad esempio, su commissione di Art Dubai e Delfina Foundation, l’artista, partendo dal vissuto familiare, ha dedicato un progetto all’insonnia come sintomo di ansia per il riconoscimento in contesti di competizione sociale. Si tratta di The Sleepless Pe-Tal, una clinica per la cura dei disturbi del sonno tramite frequenze sonore. L’opera ha preso forma in una serie di installazioni abitabili tra le hall della fiera, un workshop alla Rashid School for Boys, e una piattaforma online: www.thesleeplesspetal.com.
Durante il periodo di residenza in Italia, Jumairy si addentrerà nei paesaggi sonori della città, entrando nel vivo della scena artistica e musicale milanese. Nei mesi successivi, le ispirazioni e gli impulsi della residenza verranno elaborati a distanza in un diario online che l’artista condividerà da Dubai.
La residenza proposta da FARE pone così le basi per un processo di produzione organico in cui la ricerca personale dell’artista si apre alla scoperta del contesto urbano e alla sua propagazione mediatica. Proprio seguendo questo approccio, l’organizzazione di FARE ha affidato la curatela del programma al duo Francesco Urbano Ragazzi, che attorno al lavoro di Jumairy tesserà una rete di relazioni e narrazioni. Il duo, non nuovo a queste modalità di lavoro, terrà poi le tracce del percorso ospitando il diario di Jumairy sui canali social di The Internet Saga, piattaforma di ricerca iniziata dai curatori nel 2015 con una personale di Jonas Mekas in occasione della Biennale di Venezia.
Il gran finale avverrà il 19 Dicembre 2016, quando l’artista tornerà a Milano per presentare i risultati della residenza.
Jumairy è un artista e musicista di Dubai (Emirati Arabi Uniti). Formatosi in Psicologia presso la Middlesex University, l’artista si interessa alle questioni legate alla mente umana: memoria, linguaggio, percezione e trauma. Il suo lavoro sollecita piani uditivi, visivi e tattili servendosi, allo stesso tempo, di strumenti digitali (website, social network, etc). In questo modo Jumairy mette in trazione i confini tra mondo fisico e digitale, attivando gli svariati livelli di attenzione, condivisione, contestualizzazione, discussione e interazione su cui si fondano oggi la performance e la net-art. Il lavoro di Jumairy è stato recentemente esposto ad Art Dubai nell’ambito del programma A.i.r. promossso da Dubai Culture & Arts Authority, Delfina Foundation e Tashkeel, ed è stato acquisito e sostenuto da Barjeel Art Foundation e Maraya Art Centre.
www.facebook.com/jumairy
www.instagram.com/jumaiiiiiiiry
Francesco Urbano Ragazzi è un duo curatoriale nato dalla volontà di sperimentare formati di produzione, esposizione, scrittura e ricerca. Le sue principali linee di interesse sono tre: gli studi di genere, le estetiche digitali e il cinema sperimentale.
Tra le collaborazioni con istituzioni pubbliche e private si ricordano: Institut Français e Cité Internationale des Arts (Parigi), Ruya Foundation (Baghdad), Emirates Foundation (Abu Dhabi), Futura – Centre for Contemporary Art (Praga), Frise Künstlerhaus (Amburgo), Sinopale (International Sinop Biennale), Galeri Manâ (Istanbul), Galleria Nazionale di Palazzo Arnone, Fondazione Bevilacqua La Masa, Fondazione di Venezia, Museo di Villa Croce (Genova), Istituto Svizzero (Roma).
Francesco Urbano Ragazzi ha tenuto lecture e performance in spazi accademici e museali, tra cui MAXXI (Roma), Teatrino di Palazzo Grassi (Venezia), Zurcher Hochschule der Kunste (Zurigo), Macro (Roma), Università Iuav e Ca’ Foscari (Venezia).
Il duo ha scritto per riviste online e offline come Purple Fashion, Nero Magazine, L’Uomo Vogue, Peeping Tom’s Digest, Flashart, South As a State of Mind. Nel 2011 e 2013 è curatore del Padiglione Internet di Miltos Manetas. Nel 2015, per la Biennale di Venezia, dà inizio al progetto The Internet Saga con una mostra personale di Jonas Mekas.
www.e-ven.net
FARE nasce nel 2008 con lo scopo di valorizzare e promuovere la cultura contemporanea nel settore delle arti visive in una prospettiva interdisciplinare. Attraverso un’attività di consulenza, interagisce con enti pubblici e privati in un’ottica di networking improntata alla condivisione d’interessi, progetti, strategie. Le collaborazioni che ne derivano portano all’articolazione e gestione di reti nazionali e internazionali nel campo della formazione e mobilità per artisti, curatori e operatori culturali. Nel 2010 FARE crea AIR – artinresidence, l’unico network italiano di residenze d’artista, e diventa in Italia l’organismo di riferimento per la mobilità degli artisti. FARE, oltre ad operare con il formato tradizionale della residenza, sviluppa programmi di scambio in collaborazione con partner internazionali. Basati sulla ricerca interdisciplinare, la condivisione delle conoscenze e lo scambio di esperienze, i programmi indagano diverse aree di interesse: il know-how di pratiche residenziali; il rapporto tra arte e sfera pubblica; lo sviluppo e il coinvolgimento del pubblico.
www.farearte.org
www.artinresidence.it
Maraya Art Centre è uno spazio no-profit, istituito nel 2006, su 3 piani che ha sede a Sharjah, UAE. Fin dalla sua apertura ha offerto al pubblico un programma innovativo di mostre con importanti artisti della scena mediorientale e internazionale, strutture multimediali, un archivio video, una biblioteca d’arte e un programma pubblico di laboratori ed eventi organizzati dal proprio team e con la partecipazione di curatori esterni. Il Maraya ha inoltre una serie di siti d’arte pubblica nella città di Sharjah che ospitano progetti interattivi e sculture. Nel marzo 2015 il Maraya Art Centre ha aperto “1971 Design Space” nella Flag Island di Sharjah.
www.maraya.ae